CAMILLO CANDIANI DI OLIVOLA
Contrammiraglio e Vice Ammiraglio, fu Addetto navale all'Ambasciata italiana a Londra (1886-8 agosto 1889), Direttore dell'Arsenale di La Spezia ( 21 aprile 1895-23 gennaio 1898) e Socio della Società geografica italiana (1868).
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Tra il 1872 ed il 1874 egli fu ammiraglio a bordo della fregata “Garibaldi" in occasione della crociera di circumnavigazione della terra come aiutante di campo di S. A. R. il Duca di Genova Tommaso di Savoia.
Il viaggio, durato 708 giorni, iniziò il 16 novembre 1872 e terminò il 22 ottobre 1874. Le tappe toccarono moltissime località: Napoli, Gibilterra, Rio de Janeiro, Melbourne, Isole Figi, Jokohama, Honolulu, S. Francisco, Acapulco, S. Jose de Guatemala, Amapala Punta Arena di Costa Rica, Valparaiso, Montevideo, Tangeri ed infine La Spezia.
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Nel 1900 era divenuto famoso per aver comandato le truppe che in Cina avevano sedato la cosiddetta “Rivolta dei Boxers”.
La rivolta dei Boxers fu un movimento xenofobo che si diffuse in Cina tra il 1899 e il 1901. I Boxers, per lo più umili contadini, usavano le armi bianche della tradizione. L'imperatrice ne lasciò la repressione agli stranieri: Russia, Inghilterra, Francia, Germania, Austria, Italia, Stati Uniti e Giappone decisero di rispondere alle rivolte .
Camillo Candiani fu incaricato, in qualità di viceammiraglio, di guidare nel 1900 la spedizione di più di 2000 soldati per aiutare a fronteggiare la ribellione. La squadra era composta dagli incrociatori Ettore Fieramosca, Vesuvio, Stromboli, Colombo e dalla corvetta Vettor Pisani.
L'ammiraglio monferrino venne incaricato del supremo comando navale terrestre.
L'Italia, grazie a questa vittoria ottenne una propria "concessione extraterritoriale come punto di appoggio per i propri interessi commerciali.
Rientrato in patria, Candiani fu accolto con grandi onori e fu nominato senatore nel novembre 1901.
Il Conte fu membro della Commissione di finanze, poi della Commissione per l'esame dei disegni di legge "Codice penale militare", "Codice di procedura penale militare" e "Ordinamento giudiziario militare".
Fu inoltre commissario di vigilanza al Fondo per l'emigrazione
Per la sua morte senza eredi, il titolo comitale passò alla discendenza della sorella Adelaide in Riccardi autorizzata a chiamarsi Riccardi-Candiani, in particolare al di lei figlio Guido Riccardi Candiani. E così per tutti i beni di Neive……
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